...Un giorno con ...Roberto!!!!


Firenze è davvero speciale. Dal Forte alla Terrazza Belvedere. E, insieme ad una pioggia di sole e di applausi, è il arrivato il caldo pure qui, al Festival dei Lettori 2025. 

Un giorno con...Roberto!!!!

A Villa Bardini, immersione nella vita e opera del critico d'arte Longhi, con tuffo nelle parole e negli occhi di Saviano.

di Elisabetta Berliocchi Bistarelli


Sono arrivata in auto da Perugia. Dopo mezzogiorno c'era pochissimo traffico lungo la E45/SS3bis e la A1, a parte lo stop iniziale per un incidente. Qualche deviazione imprevista, che mi ha permesso una visione panoramica mozzafiato su Firenze, ed eccomi qua. 



...già, "Attenti al cane"...

Ho comodamente parcheggiato al Forte Belvedere, a pochi passi da Villa Bardini e dal Giardino dove in questi giorni si tengono il Festival dei Lettori e l'esposizione dedicata a Roberto Longhi, e la moglie Anna Banti (nom de plume di Lucia Lopresti), con opere della collezione di una vita. Avevo letto un post facebook...sabato 7 giugno Roberto Saviano intervistato da Saverio Tommasi, con interventi di Fiamma Negri e Giusi Salis, parla del suo nuovo libro su Rossella Casini, studentessa fiorentina uccisa dalla 'ndrangheta alla quale apparteneva l'uomo che amava, universitario fuori sede e suo vicino di casa. Roberto & Roberto...E "ho deciso in un giorno", come detto con entusiasmo al firmacopie a lui stesso. 'Con una fava due piccioni' ! Dividerei questo lungo pomeriggio in due parti, interconnesse: la prima vissuta in un'atmosfera rarefatta, passeggiando "in punta di piedi" tra arte e natura...incrociando colti stranieri attratti dalla città, soffermandomi su documenti inediti esposti, quadri d'autore del periodo oggetto delle mie ricerche su Waldemar George condotte all'Unipg sotto la guida della professoressa Caterina Zappia, fiorentina d'adozione e d'elezione... rammentando che longhiano era il prof. Giancarlo Gentilini, mio correlatore della tesi insieme a Mauro Pratesi, entrambi fiorentini doc...
















...Rinfrescata dal climatizzatore e dall'ombra delle verzure del parco... sono stata poi in piedi su di uno scalino, accanto a delle rose bianche, all'ombra del loggiato della villa (https://www.villabardini.it/la-villa/)... e da lì ho guardato lo sky-line delineato dai monumenti amati e il coprispalle... Quel coprispalle, parte di un twin set dono di mio marito, lasciato su di una sedia tra le altre, sotto i raggi e il loro intenso calore, sul selciato della piazzetta Belvedere, in attesa che gli ospiti arrivassero e l'incontro con il pubblico avesse inizio...Ho vissuto un magic moment...




La seconda parte quando, a intervista inoltrata, ho deciso di lasciare il mio punto di osservazione privilegiato e andarmi a sedere in platea, sapendo di andare incontro all' "arsura metafisica". Vedevo che l'ombra stava per giungere sulla mia fila, mi sentivo un po' in colpa verso quelli rimasti in piedi o seduti "sotto lo schioppo del sole". Ero incerta se...riprendere il coprispalle e tornare su...o sedermi portando giù lo zaino che avevo posto sopra un appoggio triangolare del corrimano massiccio in pietra serena. E si è visto. Sono andata giù senza riprenderlo e senza portare con me lo zaino, poi tornata su ho afferrato lo zaino color petrolio con una 'R' ricamata (un dono di qualche tempo fa ricevuto in una libreria acquistando dei volumi a scelta tra quelli su alcuni ripiani: Giovanni Falcone, Oriana Fallaci...), sono ridiscesa e ho riposto coprispalle e cellulare nello zaino, sedendomi in quell'angolo all'ultima fila, e lasciando che la vita vera avesse il sopravvento sullo smartphone con cui fotografavo, comodamente, da lontano. Ero in linea d'aria di fronte a Roberto Saviano, riuscendo, mentre lo ascoltavo, ad incrociare il suo sguardo, oltre le teste. È fondamentale guardare negli occhi chi si ha di fronte, ancor più in certi casi. Delle sue parole ne ho trattenute alcune più delle altre....

...il racconto di un episodio autobiografico della sua prima giovinezza, quando era studente universitario e scrisse ai guerriglieri di Zapata, volendo seguirli e chiedendo di arruolarsi con loro, affascinato dal subcomandante Marcos, che saluta come lui, con gli occhi e con la mano, al dito la fede d'oro...


...l'atroce fine di Rossella, vittima di mafia, violentata a scopo dimostrativo, innamorata di un mafioso, ma capace di denunciare, convinta che l'amore potesse vincere tutto...è per questo che viene stuprata... dilaniata, strappandole braccia e gambe... decapitata... e mai ritrovata, fino ad oggi (almeno nella memoria storica collettiva)... cancellata, di lei resta solo la fototessera universitaria... oltraggiata da un processo in primo grado che ha visto tutti assolti, e da un processo d'appello che per un ritardo non si fece... 


...e poi quell' assist non giocato, il tuo Roberto Saviano, nel non raccogliere la palla passatati dal giornalista Saverio Tommasi per fare una schiacciata e spendere due parole sul referendum imminente (non ti eri accorto, hai detto, o forse volevi restare super partes, in tempi di par condicio e di fronte a un pubblico eterogeneo)...





...e quel tuo ribadire che... tu non ti fidi mai...lo ripeti sempre...



 ...e quella frase di Apollinaire, la cui essenza è ..."quando non ci sei mi manco"...



...Apollinaire, Calligrammes (Poèmes de la paix et de la guère),
La colombe poignardée et le jet d'eau...


P.S. Post Scrictum...al firmacopie sono arrivata liquefatta per il caldo, l'attesa e la fatica di stare lì in piedi assiepati...avrei voluto dirti "tutto con te è faticoso"...ma ho semplicemente risposto al tuo sorriso luminoso con il mio e alle tue parole calorose con le mie...indebolita da quel sole che lascia senza difese e liquefatta dall'emozione stringendoti forte la mano, consapevole di stringere la mano a un monumento (prima o poi te lo faranno, spero non adesso e non come vittima delle mafie, sebbene tu in vita già lo sia)... e, allontanandomi da te, sono scivolata via come acqua tra le dita...eau... con sul libro scritta una dedica che inizia e/o finisce sempre, ogni volta, con un addio... "A Eli", che in aramaico significa Dio..."A Dio"...
P.P.S. Post Post Scriptum...il giorno dopo, però, sento ancora quella sferzata di energia che mi hai lasciato addosso, mi dà euforia e mi spinge a fare...fare...fare...fare... !!!!


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