Guerra del Sale 2024, e in città si fece silenzio


Torgiano. Rievocazioni storiche della seconda giornata annullate.
Guerra del Sale 2024, e in città si fece silenzio ...
Lutto per la morte del diciottenne Giovanni Spedaletti Trabalza

di Elisabetta Berliocchi Bistarelli


PERUGIA. Doveva essere una giornata di festa, e invece ha fatto irruzione la morte. Un giovane di appena 18 anni ha perso la vita in un tragico incidente. Tragico per la famiglia, per i genitori che hanno perso un figlio. Tragico per chi guidava la Fiat Panda, che come falce lo ha strappato alla vita in zona Ferriera. Tragico per Torgiano che ha perso un suo concittadino. E la gioia si è tramutata in dolore. Un dolore che non lascia indifferenti, anche quanti non lo hanno conosciuto. Per una mamma o un papà è impossibile non pensare al proprio figlio. Quella è la telefonata che nessuno vorrebbe mai ricevere (mentre scrivo mi vengono i brividi al solo pensiero e "scaramanticamente" prego Dio che non mi accada mai). Non c'è niente, non c'è nessuno che possa lenire un dolore del genere. Ci si sente sprofondare nel vuoto, pure quando si è attorniati da un nugolo di persone che accorrono. Frequentava il liceo scientifico "Galileo Galilei", e dirigente, docenti, personale Ata, alunni, hanno voluto manifestare la loro vicinanza allo studente, al compagno di scuola. Il mondo della pallacanestro, del basket si è stretto attorno a lui e lo ha voluto ricordare con un minuto di silenzio, oggi e per tutta la settimana. Prima di salire in auto e mettermi alla guida, mi sono chiesta se fosse il caso di tornare lì. Poi ho capito. Doveva essere un reportage sulla rievocazione storica, si è trasformato in un articolo di cronaca nera. Ho voluto testimoniare il silenzio.  Ho dismesso gli abiti della persona di cultura e ho rimesso i panni del giornalista di cronaca nera, di giudiziaria che, timidamente, in modo claudicante, avevo indossato a 30 anni quando ero praticante in un quotidiano a Rieti e Monterotondo. Sono andata sul posto per vedere il silenzio di una città, e raccontarlo, documentarlo. Ho scattato delle foto, alcune "leggermente fuori fuoco", che non hanno bisogno di ulteriori parole. Ho parlato con chi c'era, quando è arrivata la notizia, e conosce la mamma, insegnante di musica che con i bambini lavora per la riuscita dell'evento. Ho apprezzato il pudore di chi non ha voluto che pubblicassi nome e cognome, pur manifestando il suo accorato sentire. È morto un ragazzo, Giovanni. Poteva essere mio figlio, poteva essere un mio alunno. E nella chiesa di San Bartolomeo a Torgiano oggi ho pregato per lui. 



























































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