"Reputazione stellare", #ijf International Journalism Festival compie 18 anni!!

Attualità, Arte e Promozione del Territorio.

"Reputazione stellare", 
#ijf compie 18 anni!!

Arianna Ciccone e Christopher Potter
insieme 
all'Hotel Brufani Palace
per presentare l'edizione 2024 
del Festival Internazionale del Giornalismo..."il Festival di Perugia"

di Elisabetta Berliocchi Bistarelli 





...Pianoforte viennese opera di Johann Heitzmann, uscito dalla fabbrica-laboratorio che, attiva tra il 1839 e il 1949, "sforna" ben 8869 strumenti. Sarà il figlio Ludwig, verso la fine del 1800, a prendere le redini e cambiare nome e logo in "Ludwig Heitzmann & Son, Wien
" (fonte: www.inforestauro.org). Questo pianoforte a coda nella foto è posto al centro dell'androne che dal piano terra, attraverso una scala a spirale a pianta quadrata, porta alle camere da letto dell'hotel Brufani (5 stelle lusso). C'è pure un ascensore rivestito di listelli di legno, con modanature dorate e specchio. Ho sfiorato e provato qualche tasto, il pianoforte a coda suona. Bello ma necessita di un restauro per essere pienamente funzionale...









Dei tasti bianchi e neri. Poco importa il mezzo. Ciò che conta è che suonino. Così è per la musica come per il giornalismo. Attraverso la tastiera di un pc o il tastierino di un cellulare, si può arrivare lontano, addirittura oltre "cortina", e fare la differenza, per la vita degli altri e per la propria. Già, perché ancora oggi esistono muri, barriere e "cortine di ferro", anche là dove non te lo immagini, che vanno raccontati, abbattuti in nome di una libertà condivisa e dei principi internazionali di ogni democrazia, nel rispetto dei diritti dell'uomo. Persino i profili social, spesso vituperati, sono stati fondamentali per chi come Motaz Azaiza ha pianto "15 membri della sua famiglia uccisi dagli attacchi aerei ed è stato lui stesso bersaglio di cecchini israeliani". Sarà presente venerdì 19 aprile a #ijf24 in dialogo con Jodie Ginsberg, CEO del Committee to Protect Journalists. E' proprio così, attraverso la rete, che Motaz ha documentato "in presa diretta" la guerra nella Striscia di Gaza, sottolinea Arianna Ciccone, fondatrice e organizzatrice, insieme a Christopher Potter, dell' International Journalism Festival. Dice questo non senza evidenziare un fatto: "Hamas è un'organizzazione terroristica e Israele ha il diritto di proteggere i propri cittadini". 




Siamo qui all' Hotel Brufani Palace per sapere cosa accadrà in città dal 17 al 21 aprile e già respiriamo l'aria del Festival attraverso la presentazione della XVIII edizione. "Il Festival di Perugia", così lo chiamano a New York, considerato un modello pure all'estero, diventa "maggiorenne". In programma incontri e confronti tra giornalisti, attivisti, ricercatori, scrittori arrivati da ogni parte del mondo, favorendo il dialogo tra israeliani e palestinesi. "Della guerra tra Israele e Hamas", si legge nel comunicato stampa, "e delle conseguenze sui civili a Gaza, Haaretz, storico e unico quotidiano progressista in Israele, voce critica delle questioni interne e internazionali, propone una doppia prospettiva ebraica e palestinese con la partecipazione a #ijf di Noa Landau e Hanin Majadli, rispettivamente vicedirettrice israeliana e direttrice della sezione in lingua araba del quotidiano".
Focus dunque sulla guerra e denuncia della "normalizzazione della disumanizzazione", per usare le parole di Jonathan Glazer, regista ebreo vincitore dell'Oscar con The Zone of Interest, miglior film internazionale. "Mostra l'Olocausto senza farlo vedere", specifica Arianna Ciccone, fondatrice anche di Valigia Blu, "sito di approfondimenti tematici, fact-checking, cultura digitale, senza pubblicità e sostenuto dai lettori grazie al crowfunding annuale" (https://www.festivaldelgiornalismo.com/speaker/arianna-ciccone). E ricorda l'incontro (domenica, 21 aprile, ore 16-16.50, Sala dei Notari, Palazzo dei Priori) moderato da Nello Scavo con Bruno Montesano, ricercatore e giornalista ebreo, e Widad Tamini, scrittrice, figlia di un profugo palestinese e di una donna di origini ebraiche, rimarcando che a Gaza sono morti quasi 100 giornalisti, un numero altissimo. 
Non senza orgoglio Arianna cita l'evento della scorsa edizione a San Francesco al Prato (21 aprile 2023) Covering Mariupol con Mstyslav Chernov e Vasilisa Stepanenko, video journalists The Associated Press, Barbara Serra, presenter and documentary-maker. Con 20 days in Mariupol, prodotto da Frontline e The Associated Press, Chernov, già vincitore del premio Pulitzer per il suo lavoro sulle prime ore dell'offensiva russa, ha vinto l'Oscar per il miglior documentario. 
Tanti gli eventi come questo in inglese, accessibili a tutti grazie a W-AIspeech, realizzato dal Festival Internazionale del Giornalismo in collaborazione coWILDOO.AI , dallo scorso anno un servizio di traduzione automatica in tempo reale che "richiede solo di collegarsi a un hotspot wifi dedicato, presente in ogni sala seguendo questi due passaggi: 1) connettersi alla rete wifi (senza password) translation#ijf23 presente in ogni sala; 2) inquadrare il QR code sulla brochure del programma disponibile durante il Festival, o che sarà proiettato a inizio evento, e seguire il link che compare. In alternativa, se non si riesce ad usare il QR code, si può aprire un browser Chrome o Safari e digitare la url http://wai.ijf ". 



Tutto questo a Perugia! "Sono per la creazione e il mantenimento di grandi eventi di livello altissimo e compito delle istituzioni è creare le condizioni perché si realizzino questi eventi. Sono incontri di un settore importante che necessita di uno sguardo attento, laico, senza sbavature, perché l'informazione è fondamentale e il giornalismo ha un compito alto". E' stato il primo intervento quello della Presidente della Regione Donatella Tesei, seduta sul divanetto accanto agli organizzatori e al Sindaco di Perugia Andrea Romizi. "Riconoscenza per quello che ogni anno siete riusciti a costruire nel tempo. Un orgoglio incredibile per le edizioni vissute assieme. Riconoscenza. L' #ijf ci rende capitale dell'informazione, della libertà e della democrazia." Sono le parole del Primo Cittadino che fa riferimento proprio alle locations, agli spazi che verranno accresciuti: lo scorso anno San Francesco al Prato (inaugurato di fatto con Green Table, Festival dell'architettura oggi ridenominato Seed360), e la speranza era quella di poter concedere in aprile la fruizione del Teatro Pavone. "I lavori sono in buona parte completati, mancano pochi dettagli." Arianna Ciccone ha potuto vederli in anteprima ("E' stato un recupero magnifico!"). Sulla stessa onda, fa eco Andrea Romizi ("Chris e Arianna sono una squadra magnifica!"). Già Perugia..."Ci siamo trovati bene sia con la Regione che con il Comune", conferma Arianna Ciccone. "Grande rispetto per la linea editoriale, per le decisioni contenutistiche, per l'indipendenza del Festival." 


...Lo spettacolo di Roberto Saviano
tratto dal suo ultimo libro Noi due ci apparteniamo 
Edito da Fuoriscena, esce il 16 aprile 2024...

Un rilievo internazionale testimoniato anche da Roberto Saviano, a questo punto tirato in ballo dalla sua conterranea partenopea, umbra d'adozione e d'elezione. "Roberto Saviano dalla Francia mi dice...guarda che qui mi parlano di Perugia. Noi vogliamo fare come loro ma non ci riusciamo" (il riferimento è al Festival del Giornalismo a Cothures sur Garonne, vicino Bordeaux, dove lo scorso anno Roberto Saviano era l'ospite d'onore. Sarà presente pure a questa edizione di #ijf, sabato 20 aprile 2024, ore 19.30-20.20, all'Auditorium di San Francesco al Prato (Narcomondo. Dal boss Putin al narcogolpe in Equador. Conversazione con Barbara Serra e Roberto Saviano)!! Subito dopo (21.15-22.05) l'intervista Nel buco nero della stampa con Zerocalcare.
Nella Grande Mela Arianna Ciccone e Christopher Potter (uniti nella vita e nel lavoro da 27 anni: https://www.lastampa.it/cultura/2013/04/21/news/ho-fatto-tutto-per-amore-1.36105822) hanno potuto toccare con mano la "reputazione consacrata dall'invito di ottobre scorso organizzato da Media Impact Funders" e sancita dall'intervista di Miguel Castro, direttore di Global Media Partnerships della Bill & Melinda Gates Foundation, dal titolo Feeling the Spirit of Public Interest Journalism Worldwide in the Street of a Medieval Italian Hill Town.


Promozione del territorio dunque, attraverso una manifestazione che trasforma l'acropoli perugina in un milieu bouillonnant e la proietta in una dimensione g-local. Basterebbe leggere per intero il comunicato stampa, fornito ai giornalisti in sala in versione cartacea (10 pagine piene formato A4), per avere un'idea dei teatri di guerra in atto. Consiglio vivamente agli studenti di partecipare in ogni forma possibile, per sentirsi parte di una comunità, non cinta e ristretta dalle mura urbiche etrusco-romane e medievali o da certi habitus comportamentali duri a morire, ma viva, contemporanea, internazionale. Perugia è una città bella e, insieme ad Assisi, è il motore trainante della Sensational Umbria che tanto piace a turisti e viaggiatori. 

...#ijf24...per guardare oltre...balaustre, steccati, muri e mura...




Prima che iniziasse la conferenza stampa, aperta a tutti, mi sono guardata intorno. 
Nel raggio di pochi passi c'è tanto da scoprire. Alla reception della hall mi hanno detto: "E' la prima!". Non era arrivato ancora nessuno. Bene, ho pensato. Così mi riambiento, perlustro angoli per me ancora inediti e faccio qualche foto alla storica location da dove, è noto, partì la Marcia su RomaQui infatti fu di stanza il comando generale della Marcia, composto dai Quadrumviri Italo Balbo, Michele Bianchi, Emilio De Bono e Cesare Maria De Vecchi. 
Perugia, inconsapevole, si fa conoscere e mostra di sé quanto di meglio ha da offrire attraverso eventi di tale entità, gratuiti e alla portata di tutti perché "a chilometri zero". Un beneficio non solo dal punto di vista culturale, ma anche economico, per strutture ricettive, locali per la ristorazione, attività commerciali... creando in pratica indotto. 
Esiste il racconto giornalistico e storico, ed esiste lo storytelling, sul quale si è discusso pure all' #ijf, che spesso parte da pitture, sculture e architetture e sorge intorno a personaggi rappresentati nelle opere d'arte, antiche o contemporanee, perché per il loro operato o vissuto hanno appeal su target differenziati, di nicchia o di massa. I giardini Carducci, antistanti l'hotel Brufani, sono puntellati da busti e cippi onorari dedicati a varie personalità legate alla città: Aldo Capitini, Galeazzo Alessi, Giosuè Carducci, Guglielmo Calderini, Bernardino di Betto, Orazio Antinori. Al centro campeggia la statua dedicata al pittore Pietro Vannucci, detto il Perugino. Per arrivare sin qui, bisogna percorrere viale Indipendenza, aggirare piazza Italia e superare il largo della Libertà. Come quinte teatrali fanno bella mostra di loro vari edifici istituzionali. A cominciare da Palazzo Cesaroni, sede del Consiglio Regionale dell'Umbria (partner istituzionale insieme al Comune di Perugia, senza contare Commissione Europea e Parlamento Europeo). Poco più in là c'è Palazzo Donini, sede della Giunta, e poi, sulle rovine della Rocca Paolina, la "bastiglia umbra" sventrata e attraversata al suo interno dalle scale mobili, sorge il Palazzo della Provincia e della Prefettura. Costruito dopo l'Unità d'Italia su progetto dell'ingegnere milanese Alessandro Arienti, autore pure dell'Hotel Brufani, sfocia in via Baglioni dove è edificato Palazzo Calderini, un tempo sede dell'Ordine dei Giornalisti e dell'Associazione Stampa Umbra. Non può mancare una banca, ecco infatti il Palazzo della Banca d'Italia di Guglielmo RossiUna toponomastica da Cittadinanza e Costituzione, ottima scelta per invitare "addetti ai lavori" o quanti dal mondo del giornalismo sono attratti per avere il polso della situazione internazionale in tempo reale. Saranno quasi 600 gli speakers (e che speakers!) e più di 200 gli eventi in programma, tali da trasformare, dal 17 al 21 aprile 2024, Perugia nel cuore pulsante dell'informazione globale. A supporto, inutile negarlo, ci sono gli investitori. E' sulla donazione di Craig Newmark, tra i più importanti filantropi, che può fare affidamento la XVIII edizione di #ijf. Main sponsors sono Google News Initiative e Knight Foundation, inoltre Luminate, McKinsey & Company, Microsoft, Open Society Foundations.






Ritratto di Giacomo Brufani.
"Fondatore dell'albergo, originario della zona di Assisi, proveniva da una famiglia contadina,
ma sviluppò fin dalla giovane età una spiccata attitudine per il turismo.
[...] Con il trascorrere del tempo decise di istituire un vero e proprio ' sentiero dell'arte ' ", tutto da scoprire.
Per il resto rimando alla cartella stampa che trovate anche on line in versione pdf:
Hotel Brufani Palace, oltre un secolo di storia nell'ospitalità...perché tutto può succedere...pure l'impensabile.

Una volta entrati all'Hotel Brufani, una delle sedi dei panels del Festival del Giornalismo di Perugia, si viene avvolti da una sensazione di calore e lusso discreto. Quadri e arredi di antiquariato, parquet e specchi a profusione ci fanno percepire la storia che si fa contemporaneità. Siamo seduti su sedie e poltroncine damascate, divani di velluto o in pelle capitonnée, tra colori della pittura barocca o tonale,  e quella gradazione di blu, il cartazucchero, che alla storia di guerra deve il proprio nome. Gli specchi, presenti persino sulle porte lignee, amplificano lo spazio, moltiplicano la luce e ci rimandano la nostra immagine riflessa, come parte di quel contesto, quasi come se qualcuno girasse a nostra insaputa un video e ce lo mostrasse d'emblée sulle superfici di argento o alluminio fissati al vetro per elettrolisi. Continuo ad aggirarmi attraverso quelle stanze e stanzette di pregio scattando foto, ma non mi perdo in fantasie fiabesche. Resto con i piedi ben piantati a terra. Journalisme oblige...
Non ci sono solo quadri ricoperti dalla patina del tempo. L'attualità irrompe e dà vivacità cromatica all'aulico milieu, grazie alla mostra in atto dedicata a Duca, nome d'arte di Alvaro Breccolotti, e ai suoi olii su tela che riproducono con minuzia fotografica fiori, frutti, nature morte. 



"Anche i limoni ridono"

"Porto sicuro"

"Trio a passeggio"


"Uniti"

"L'arrivo del vento" (focus su un particolare, "leggermente fuori fuoco")
...Per vedere l'opera nella sua interezza occorre andare in loco...e si apriranno le porte dell'hotel *****L
dove sono esposte le Still Life di Alvaro Breccolotti, in arte Duca.
La natura morta ha nella lingua tedesca e inglese un altro nome, molto più bello e molto più giusto. Questo nome è Still Leben e Still Life, "vita silenziosa". E' infatti un quadro che rappresenta la vita silenziosa degli oggetti e delle cose, una vita calma, senza rumori e senza movimenti, un'esistenza che si esprime per mezzo del volume, della forma, della plasticità. In realtà gli oggetti, la frutta, le foglie sono immobili, ma potrebbero essere mossi dalla mano umana o dal vento. Le nature morte rappresentano le cose che non sono vive, nel senso degli uomini, degli animali e delle piante: queste cose stanno sulla terra, questa terra che respira intensamente la vita, piena di rumori e di movimento [...] Una natura morta contiene tutta una geografia, tutto un mondo ridotto come nei dizionari. Giorgio De Chirico (1942)


... Appuntamento dunque all' #ijf24 che potete seguire direttamente in presenza, in diretta streaming, on demand e sulle piattaforme, dove trovate il programma completo e tutte le locations:




P.S. "Gli sponsors, tutti internazionali, hanno deciso che Perugia è vincente....18 anni, reputazione stellare!!!". A dirlo è Christopher Potter...Chris, così lo chiama Arianna Ciccone, che ne è stata allieva, come ha detto direttamente a me al bancone, davanti ai famosi biscottini alla cannella, citati nell'invito on line alla presentazione di #ijf..."Era il mio Professore!" (e che professore!)

BUON FESTIVAL !!!



.....Qui da Perugia per ora è tutto. 
Passo e chiudo!! .. 

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