Antonio Megalizzi, ascoltando ancora oggi la sua voce alla radio "mezzo di unica bellezza e dal raro sapore intimista"

Antonio Megalizzi e la Fondazione, 
ascoltando ancora oggi la sua voce alla radio 
"mezzo di unica bellezza e dal raro sapore intimista"

Il Giornalismo, l'Europa, l'Università, storia breve di un Italiano morto in un attentato

di Elisabetta Berliocchi Bistarelli



Questa foto (fonte: RTL 102.5) l'ha scelta mio figlio (9 anni) tra tante altre che si trovano on line. Gli ho chiesto io di farlo.


Forse non tutti sanno chi è, molti però rammenteranno il fatto di cronaca. L'attentato terroristico in zona mercatini natalizi, a Strasburgo, in Francia. Ferito l' 11 dicembre 2018, morì tre giorni dopo. Aveva 28 anni. Era un giornalista. Esiste una fondazione a lui intitolata. Questo è il link, in corso di integrazione continua, dove potete trovare anche i suoi testi, la sua voce e i progetti: Home * Fondazione Antonio Megalizzi . Si muove tra ricordo e promozione. Intende "favorire l'apprendimento, la promozione di una cultura della legalità, del rispetto della persona, della convivenza civile, del rifiuto di ogni forma di violenza, dei principi di cooperazione, della solidarietà, della sussidiarietà". Ogni anno, dal 2019, la Commissione europea assegna ad aspiranti giornalisti, il premio Megalizzi - Niedzielski "per il loro forte attaccamento all'Ue e ai suoi valori, per la dedizione al giornalismo di qualità e per il loro talento giornalistico completo". Antonio, questo è il suo nome, "comincia a fare radio fin da bambino, giocando ad intervistare i suoi amici per delle dirette radiofoniche con il registratore giocattolo. Da lì non si ferma più." Leggendo, si scopre qualcosa di interessante per ogni persona che si affaccia alla vita e muove con incertezza (ognuno, in età evolutiva, ha avuto le proprie insicurezze) i primi passi. È "un bambino timido e chiuso che vince le sue titubanze 'mettendosi in prima linea' fino ad 'uscire dalla timidezza della sua intera infanzia' ". Ed arriva la radio, con la quale ha un "rapporto affettivo, morboso, ossessionato", "mezzo di unica bellezza e dal raro sapore intimista che accarezza il nostro udito ogni giorno".
Ecco quindi ciò che conta e resta: non solo i contenuti veicolati dal suo operato, bensì il suo esempio di vita, utile a giovani e giovanissimi, per le battaglie di ordinaria quotidianità vinte giorno per giorno. Pure con se stesso. Inizia a lavorare a RTT la Radio come tecnico di regia e programmatore musicale. È autore e speaker del programma Tesi di laurea – La Movida delle idee in onda su Radio 2 (Rai Trentino). Si laurea in Scienze della Comunicazione a Verona, conseguendo anche un corso di alta formazione in Social Media Marketing. Frequenta un Summer School a Bruxelles e "progetta dei format per spiegare ed avvicinare l’Unione europea alla gente". Entra nella redazione di Europhonica, il format radiofonico europeo sull'UE, dopo aver vinto le selezioni nazionali, e diventa caporedattore di una redazione di venticinque ragazzi da Trento a Catania. Diviene un "artigiano della parola", seguendo la sua "etica del lavoro". Sul sito della Fondazione scrivono:

"Realizza oltre cento pezzi radiofonici sull’Ue in quattro anni e forma quaranta ragazzi, partecipando a decine di trasferte al Parlamento europeo di Strasburgo dove intervista i più importanti eurodeputati italiani e stranieri, tra cui il presidente del PE Antonio Tajani. In questo progetto, ricordiamo volontario, Antonio unisce per sopravvivere il lavoro di autore, speaker, direttore artistico e commerciale di Radio 80 Forever Young: quattro ruoli e una sola passione che si traducono in un impegno continuo. Dal lavoro alle 6 di mattina per registrare il giornale radio alla conduzione in studio e le trasferte in esterna per eventi live in tutto il Trentino. Adora interagire col pubblico e adattare gli show a palchi e palazzetti." E poi scrive. È questo, si legge, il suo secondo amore. "Scrive qualsiasi cosa" (racconti, saggi, articoli, romanzi...). Non si arresta mai. "È un incubatore di idee, mai sazio, mai soddisfatto". E ama stare tra la gente. "Adora interagire con il pubblico e adattare gli show a palchi e palazzetti". Studia. Ha "sete di conoscenza". Si iscrive, mentre lavora, alla laurea magistrale in European and International Studies, all’Università di Trento. "Il desiderio di apprendere è così forte che, quando per impegni di lavoro deve rinunciare ad una lezione, si dispiace. Prima dell’11 dicembre l’obiettivo era quello di andare a fare l’Erasmus in Lussemburgo, per continuare il suo percorso di crescita europea. Per mettersi alla prova ancora una volta. Proprio come ha fatto per tutta la sua vita." Qualcosa di terribile ha interrotto il suo luminoso percorso, ma la sua stella continua a brillare. Anche attraverso la sua voce registrata. La voce di Antonio Megalizzi.

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