"Luna della neve" e ARTE FIERA BOLOGNA, va in scena il contemporaneo certificato...tra ricci, capricci, bon ton e inconsueti pasticci!


"Luna della neve" e ARTE FIERA BOLOGNA, 
va in scena il contemporaneo certificato... 
tra ricci, capricci, bon ton e inconsueti pasticci!

di Elisabetta Berliocchi Bistarelli

                      "Il viaggio lo vivi tre volte:
quando lo sogni, quando lo fai, quando lo ricordi"





Era un giorno speciale il 5 febbraio 2023. Suggestivo il nome così come la meta che ci ha spinti da Perugia, attraverso le cime bianche del Verghereto, lungo la strada europea E45 e l'autostrada del sole A1, fino a Bologna. "Luna della neve" la chiamano. È la luna piena di febbraio, di solito accompagnata da una scia di nevicate, spiegano i meteorologi. E gli artisti, ognuno a suo modo, hanno reso omaggio a questo poetico soggetto iconografico all'Arte Fiera, giunta alla sua 46a edizione ( https://www.artefiera.it/home/776.html ) Ogni volta mi piace fissare con la "scrittura di luce" (questo etimologicamente significa 'fotografia') sculture, quadri, installazioni e persone. Non solo i performers che si cimentano in incantevoli esibizioni "concettuali", un susseguirsi di tableaux vivants tutti da interpretare. Ma anche le persone che discettano sul panorama contemporaneo e affollano, con educazione e mantenendo una certa distanza di sicurezza, i Padiglioni (25 e 26 quest'anno). Spettacolo doppio per gli occhi, considerando le scelte cromatiche e certi tocchi d'artiste, in un contrappunto quasi jazzistico tra abiti, accessori e opere. Dettagli significativi, frutto di scelte estetiche meditate armoniche e di improvvisi accostamenti contrastanti, rimandi di colori e forme.




 ...sì, hanno un candore tutto speciale le pitture ad affresco, le sculture e i prodotti editoriali di Valerio Berruti, quasi fosse riuscito a trattenere su tele naturali, per lo più in juta, su duttili materie da plasmare e forgiare, su pagine di  flipbooks da sfogliare rapidamente...l'innocenza dei bambini... 











...Scivoliamo da un allestimento all'altro, tra galleristi noti e altri ancora da scoprire come gli artefici sui quali si investe con lungimiranza o promossi sull'onda di uno spontaneo moto dell'anima, in coerenza con la propria cifra stilistica (anche galleristi e collezionisti ne hanno una!)...

...Lo riconoscete?...

...Magari dando qualche indizio...guardando dei pezzi emblematici della sua collezione...




...ricordate chi è il gallerista di Igor Mitoraj...
...E qui, come la foto dimostra, entra in gioco la storia della Chiesa...che gioco non è mai...

... E lei, sapete chi è?...

...Anche queste opere pittoriche fanno parte della sua collezione...

...Qui si vede meglio?...e se vi do un altro indizio?!...Venezia, Cortina d'Ampezzo...
Ora immagino abbiate capito... Sì, è lui! ...ma c'è molto di più da scoprire...












































...E non potevano mancare le Scuole di Alta Formazione, presenti con le opere dei più giovani alla Fiera internazionale d'arte moderna e contemporanea. Sono sei gli artisti selezionati per la mostra dello stand ABABO (Accademia di Belle Arti di Bologna), "galleria tra le gallerie". Sono studenti che a scuola sperimentano "le differenti pratiche artistiche" e "i laboratori multidisciplinari" in cerca di una "propria identità" e di una "propria voce", come sottolinea nella brochure Maura Pozzati, docente di Storia e Metodologia della critica d'arte, curatrice dell' Ababo Gallery. Le tecniche? "Dalla fotografia, alla puntasecca su plexiglass, dalla pittura a olio a quella a matita, penna e a pennarello, passando per il calco e per la colla vinilica"... "Il lavoro di un docente di indirizzo è veramente arduo", scrive invece Cristina Francucci, direttrice dell'Accademia, "perché oltre a trasmettere la conoscenza degli strumenti più adatti per realizzare l'opera, deve far crescere il desiderio di ricerca, la curiosità, stimolando quella sensibilità che permette di provare emozioni nel guardare anche le cose più semplici e quotidiane: dare strumenti per costruire la propria poetica. Non sempre questo accade", ma quando ciò accade ... allora la vita, nell'arte e al di là dell'arte, ha più "sale"!









...E insieme alle Accademie, ecco le Fondazioni. Con premi rivolti agli studenti, valorizzano talenti. È la ragazza ritratta nella foto che, con gentilezza e disponibilità, mi accoglie nello spazio della Fondazione Zucchelli (www.fondazionezucchelli.it). Spazio  curato dall'associazione Parsec (https://parsecbologna.com/) nata nel 2020. Risponde alle mie domande, lasciandomi scegliere ... l'opera da "ascoltare". Ci soffermiamo di fronte all'installazione sonora che dà voce e "veste" tecnologica, tra pigmenti e pixel, all'estro creativo di chi fa. In "Spettri" di Luca Campestri (Premio residenza 2022) scorrono le immagini in b/n di un video (nella foto, still da video). Luci e ombre scivolano via sullo schermo, lasciando un'eco fatta di impalpabili ma riproducibili segni acustici. Quest'anno il Concorso Zucchelli, che assegna borse di studio a studentesse e studenti meritevoli dell'Accademia di Belle Arti e del Conservatorio di Musica Giovan Battista Martini di Bologna, festeggia 60 anni. Arte e musica, quindi. Questa esposizione prevedeva infatti momenti musicali al pianoforte.



..."e lo 'champagnino'?"... potevamo dimenticarlo?!...certo che no, in alto i calici!!!...



...Poi, in rappresentanza dei movimenti di "avanguardia storica" italiana, trovo "un pezzo da 90"...



...e si riparte, verso Perugia, alzando lo sguardo al cielo, dal bianco/blu della "pantera" al velo di nubi grigio-perla parigino...




...Prima, però, ecco una sorpresa al parcheggio Michelino, raggiunto con navetta...voici, si materializza d'emblée l'auto francese d'epoca, fissata in uno scatto tempestivo, visto l'entusiasmo manifestato da papà per la..."Pallas"!
...Ma, volendo rispettare la par condicio (non sia mai venga attribuita ai colori una connotazione politica...), propongo pure la foto del modellino da collezione, riproduzione in miniatura dall'originale, che ho donato a nostro figlio anni fa. Un ricordo, con  "bozze" o "bolge" che dir si voglia, inconfondibili tracce di bambino, di un momento vissuto a Spoleto, tra un corso di Formazione continua Odg (Ordine dei Giornalisti) alla Rocca albornoziana e l'atmosfera del Festival dei due Mondi per le vie storiche...Perché l'esposizione del design, pure all'Arte Fiera, arriva fino al parcheggio e affonda le radici nel passato, con motori roboanti e d'autore!

P.S. ...un unico appunto da fare: 
il guardaroba (almeno!) senza distinzioni tra fila vip/press e fila visitatori... anche perché, sinceramente, il vero vip (sebbene quasi non se lo ricordi), prima di lasciare e riprendere i soprabiti, era accanto a me...
P.P.S. ...per il significato dei termini "capriccio" e "pasticcio" consiglio la consultazione del "Dizionario della critica d'arte" di Luigi Grassi e Mario Pepe...



...Tante altre immagini e parole ho nella mia valigia dei ricordi, un archivio che ha contribuito a formare ciò che sono e ciò che sento, ciò che scrivo e ciò che insegno, ed è questo che considero il mio più autentico patrimonio personale...

ma...

                               ...à la prochaine, 
                                                mon cher ami...










Commenti

Post popolari in questo blog

SCUOLA in Umbria, eccomi tra banchi, cattedre, Stato, Chiesa e Massoneria! LUIGI BERLIOCCHI, "L'OTTIMISMO è il sale...il profumo della vita!"

Elisabetta Berliocchi Bistarelli, SONO ANCORA VIVA...LA VARIANT

#SEEDParis...in pillole d'arte e d'architettura!!!