JAZZ in b/n. L'EREDITA' DI WALTER TOBAGI e di DANTE CILIANI

Arte e Territorio & Cittadinanza e Costituzione. Con un pizzico di note...

JAZZ in b/n!!! L'EREDITA' di WALTER TOBAGI e di DANTE CILIANI

Umbria, tra "dire, fare, studiare, lettera e testamento"...improvisation!
Ricordare è...trasmissione del mestiere, form-azione, educazione civica

di Elisabetta Berliocchi Bistarelli

 

Mi sembravano, questi olii su legno, il miglior "fondale" per il "trabucco", la cosiddetta "zanzara del mare" riportata in Umbria da Vieste. Lo ha voluto a tutti i costi nostro figlio. Ma il prezzo era accessibile. Uno di quei souvenir tanto cari al Grand Tour e ai giovani che, con possibilità economiche, appoggi o borse per merito, potevano permettersi questi viaggi di formazione. All'epoca erano i dipinti di Pompeo Batoni, Giovanni Paolo Pannini, Canaletto e Guardi, Giacinto Gigante ... Tappa imprescindibile: l' Italia e l'Urbe, la Magna Grecia, Paestum, e Venezia...E appunto il mare, la tempesta, il vulcano sono la miglior immagine a mio avviso per rendere l'effetto che ciò che scriviamo o diciamo può avere. Da qui l'importanza della deontologia professionale. Ben vengano i corsi di formazione continua per giornalisti!!! Mi si permetta qualche cenno personale: ho superato l'esame scritto per diventare professionista proprio con un tema di cronaca sull'eruzione dell'Etna! Guarda il caso...che caso non è mai. Un vulcano, come quello qui ritratto in un "d'après" da Giacinto Gigante, figlio di un pescatore, studente all'Accademia Reale del Disegno di Napoli, sua città natale (l'altro d'après è di Savino Labò che all'Accademia di Brera a Milano lavorò)...Un vulcano, ispirato al Vesuvio che, un po' come l'Etna, è ancora in attività! I vulcani trascinano seco fenomeni naturali...sciame sismico, boati, gas, cenere e lapilli, colonne di fumo spesso plumbee, e persino maremoti, che anticipano o affiancano la lava. Lava che erompe e che -  è il caso del Kawah Ijen in Indonesia -  rossa di giorno diventa blu di notte! Questione di "colore" e di "sublime"...

Le chiamano  "le zanzare del mare". Molto spesso grigie, per il legno schiarito e levigato dal sole, dalle onde e dal sale. Sono piantate, come palafitte, negli scogli garganici e nella sabbia. Resistono all'impeto dei flutti e alla violenza delle tempeste. Lungo la riva se ne vedono varie, ristrutturate e rivitalizzate. Sono i "trabucchi". Hanno una funzione. Non solo estetica o turistica. I pescatori lo sanno bene. Ed è proprio un pescatore, Vincenzo Monacis, l'artista-artigiano di Vieste autore di questo souvenir d'eccezione (https://www.ilmattinoquotidiano.it/gallery/mediagallery/27397/vincenzo-il-signore-dei-trabucchi-garganici-in-miniatura-che-spopolano-a-vieste.html). Di lui hanno scritto anche nelle pagine dei giornali locali, i cosiddetti "giornali di provincia" nei quali anch'io mi sono fatta le ossa (un po' me le hanno rotte, "ma fa bene così" canta Giorgia in un video girato a Venezia). 



Appunto quei giornali di provincia tanto amati e sostenuti da Dante Ciliani, compianto Presidente dell'Ordine dei Giornalisti dell'Umbria. Fu uno dei principali promotori dei Corsi per la Formazione continua dei giornalisti, da lui organizzati per i pubblicisti addirittura ante litteram... Nelle didascalie di due foto del libro Io ci sono. Dante Ciliani, il giornalista e l'amico  (Testimonianze & Memorie), scritto da amici e colleghi, da chi gli ha voluto bene, per ricordarlo al modo dei giornalisti, in b/n con qualche accento cromatico (le foto), si legge: "Spoleto. Dante relatore al Corso propedeutico di Giornalismo «Walter Tobagi» rivolto ai ragazzi della scuola secondaria di II grado" (p.16) e "Il presidente discente. Dante seduto in prima fila ad un corso di formazione" (p.129).

Anche quest'anno sono stati consegnati il PREMIO WALTER TOBAGI e il PREMIO DANTE CILIANI,  in occasione della fine del Corso propedeutico di giornalismo «Walter Tobagi», giunto alla XVII edizione il 28 maggio 2022 alla Rocca Albornoz di Spoleto. Perché Spoleto? perché a Spoleto Walter Tobagi nacque, nella frazione di San Brizio. Ma lui visse e scrisse soprattutto a Milano. E proprio qui morì. "Il 28 maggio 1980 era un mercoledì - si legge in un articolo di «Libera Informazione. Osservatorio sull'informazione per la legalità e contro le mafie» - Passerà alla storia come un mercoledì di lutto per il giornalismo italiano. Quella mattina, in via Salaino, a Milano, Walter Tobagi, firma di punta del Corriere della Sera e presidente dell’Associazione Lombarda dei Giornalisti, veniva ucciso, a soli 33 anni, dai terroristi della Brigata XXVIII marzo" (http://www.liberainformazione.org/2022/05/27/walter-tobagi-ucciso-42-anni-il-ricordo-del-giornalista-ucciso-dai-terroristi/). 

Ecco, Walter Tobagi iniziò la sua carriera giornalistica sulle pagine del giornalino del liceo-ginnasio "Giuseppe Parini" di Milano, «La Zanzara». Sì, proprio quel giornale scolastico che fece scandalo, all'epoca, tanto da arrivare ad un processo, per un articolo sull'educazione sessuale. Tema ancora "scottante" nelle scuole, visto che alla primaria (le elementari) non si fa educazione sessuale, salvo qualche cenno. Cenni che però dai bambini arrivano, talvolta persino un po' sopra le righe. Loro assorbono tutto ciò che affluisce. Sta a noi adulti arginare i fiumi in piena e fornire strumenti per interpretare ciò che sentono, che vivono, che li circonda.

CROSS CHECKING: 
https://liceoparini.edu.it/news/50-anni-fa-larticolo-de-la-zanzara-incriminato-per-oscenita/ 

Ricordare per non dimenticare. Di più. Per formare le nuove generazioni, con la consapevolezza che quei semi, prima o poi, germoglieranno, al momento in cui sarà necessario far tesoro di quanto ascoltato e sedimentatosi nella costruzione del proprio "sé".

"Milano è memoria è la piattaforma del Comune di Milano che raccoglie un messaggio che proviene dalla città e che l'Amministrazione comunale intende continuare a diffondere e rafforzare. Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte e oscurate: anche le nostrePrimo Levi parlava così della memoria e della necessità, ogni giorno, di tenerla viva. Perché la memoria è l’unico antidoto che abbiamo per evitare di commettere ancora errori tragici.
All'interno di queste pagine confluiranno gli appuntamenti organizzati in città che contribuiscono a coltivare la memoria storica e critica, sia dalle molte associazioni, dalle Istituzioni culturali, sia dai Municipi e dall'Amministrazione comunale.
Senza memoria non c’è futuro è il nostro messaggio, che arriva dalla consapevolezza che la memoria è un ingranaggio che va oliato, che parla di presente e di futuro, non solo di passato.
La memoria è lo strumento più forte che abbiamo per evitare gli errori del passato e per valorizzare il tessuto comune e i valori condivisi della città."
                                                                                                   https://www.comune.milano.it/web/milano-memoria ]

E il pensiero va ad un altro Presidente, umbro.
"Quando gli proposi l'iniziativa, avviata nel 2005 in occasione dei venticinque anni dalla uccisione del giornalista del CorSera di origine spoletina, la accolse con grande trasporto e si sentì subito coinvolto, entusiasta di avvicinare i più giovani al mondo dell'informazione, consapevole dell'esigenza di sensibilizzare i ragazzi al corretto uso dei mass media."  È Antonella Manni a scriverlo, mettendo nero su bianco il ricordo e soprattutto il lascito di Dante Ciliani. Lo fa in "Uno sguardo aperto al futuro", a p.85 del volume a cura dell'Ordine dei Giornalisti dell'Umbria Io ci sono. Dante Ciliani, il giornalista e l'amico, una sorta di lettera polifonica inviata a chi è ancora qui. "Un vivace arazzo dove anche la forma è sostanza", si legge nel risvolto, l'aletta anteriore, "composto a tante mani, uno spartito dove ognuno - molti - ha scritto la sua nota, per fissare nel tempo la passione per la vita e per il giornalismo, lo sguardo aperto al domani, l'entusiasmo intelligente e puro di Dante". 
E aggiunge Antonella Manni (il contenuto merita la lunga citazione): 

    "Dante Ciliani intuì che sarebbe stato sempre più essenziale per chi opera nel mondo dell'informazione aprire un canale diretto con i fruitori, far capire le regole di una corretta informazione, offrire spunti di riflessione per poter distinguere notizie verificate da quelle che poi avremmo imparato a definire fake news, nascoste in un flusso strabordante di informazioni. Quella sua intuizione, nel tempo, si è fatta sempre più attuale, così aderente all'esigenza di stare al passo con i cambiamenti della società e dei canali di informazione e comunicazione. Così come resta attuale il richiamo a quel giornalismo corretto, dai toni pacati, rispettoso dei fatti così come delle fonti e all'esempio che in questo senso può aver rappresentato la figura di Walter Tobagi alla quale Dante Ciliani a Spoleto ha sempre spiegato ai ragazzi di essersi ispirato nella sua carriera di giornalista"


"Apri un articolo senza un cappello introduttivo e chiudilo senza un finale. Come nel jazz. Attacca e vai", diceva Sergio Benincasa (Sergio, così lo chiamavo anch'io), il mio direttore responsabile, poi  insieme a Bruno Brunori. Che maestri di giornalismo! Ho avuto la fortuna di lavorare sotto la guida di quello che fu il direttore del «Corriere dell'Umbria» (e altre sedi in Italia) e del già direttore della testata  «La Nazione», in un momento particolare della loro vita. Quasi a fine carriera. Hanno dimostrato a noi, all'epoca nuove generazioni, senza dire una parola, che non bisogna mai mollare, che si possono avviare nuove iniziative editoriali pure quando si è in difficoltà o in là con gli anni, che è bello vivere con energia e slancio innovative avventure giornalistiche e stare sulla nave quando al timone c'è chi, proprio perché âgé, sa il fatto suo. C'è tanto da imparare da chi ci ha preceduto ed ha alle spalle un bagaglio di esperienze da consegnarci, nella staffetta della vita, che è anche vita professionale. 
Chi vuol provare a usare i tasti b/n
di questo pianoforte?

Il jazz...già, il jazz. Siamo nella patria di #UmbriaJazz, manifestazione che chiude oggi, domenica 17 luglio all'Arena Santa Giuliana con il concerto serale di Jeff Beck, leggendario chitarrista, e Johnny Depp, che per me sarà sempre Roux nel film Chocolat. Un film da far vedere a scuola. Per più di una ragione. 
Sì, è un po' che tengo in incubazione questo articolo. Forse proprio per questo. Perché il jazz è "maestro di vita". E volevo prima viverla questa esperienza 2022! E l'ho vissuta. Con mio figlio di 8 anni, a #UJ4Kids, la sezione dedicata ai bambini (learning by doing, imparare divertendosi e stando insieme), e altro ancora. Abbiamo respirato le note nell'aria, a Perugia, cercando di non perderci ciò che la città poteva offrire, in questi giorni d'estate in cui è tornata alla fruizione pubblica pure la Galleria nazionale dell'Umbria "vestita a nuovo"!

Potrei aggiungere tante cose, ma non mi va.

 ...Ora "Shhh! Silenzio!" 

Lo spettacolo ha inizio...

https://www.youtube.com/watch?v=wAPwB30jHvo





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