LA ROSA, L' ALLORO, LA "SCARZA"...e tutto cominciò...

 LA ROSA, L' ALLORO, LA "SCARZA"...e tutto cominciò...

di Elisabetta Berliocchi Bistarelli

Volevo scrivere un articolo su Julie Manet, ma questa sera a lezione ho "ritrovato" un luogo, e un ricordo. Non ho potuto far a meno di continuare un discorso aperto, anni fa: dalla voce alla penna, oggi digitale...ça va sans dire. Ci fu un confronto a parole, vis-à-vis, in aula durante un brain-storming. Un faccia a faccia rispettoso ma "punti...glioso", che  preannunciava sublime tempesta..."La Scarzuola"... E sublime fu. Che poi "sublime" indica qualcosa di bello e terribile, come un vulcano nei quadri dei pittori preromantici. E tempesta fu. Di lago però, increspato dalla forza del vento. Già, perché la "scarza" è una canna palustre. Si trova pure al Trasimeno. Ma proprio San Francesco utilizzò questo semplice arbusto per costruire una capanna. Una capanna che poi, con l'aiuto del Signore Gesù, e dei conti di Marsciano, verso la fine del '200 divenne una chiesa, divenne un convento. In esso c'è un antico, forse il più antico affresco che ritrae "il giullare di Dio". Sì, così amava definirsi "il poverello di Assisi", che rinunciò agli averi del padre per seguire una Voce. Quella Voce che udì uscire dal Crocifisso ligneo all'epoca posto in San Damiano e che persino Giotto dipinse. "Va' e ripara la mia casa", gli ingiungeva soavemente quella Voce. E c'è un racconto, legato a quel luogo...Montegabbione in località Montegiove... Se ne sente ancora l'eco... 

Una fonte d'acqua zampillante sgorgò da un cespuglio di rosa e di alloro piantato, nel 1218, da San Francesco in persona...E miracolo fu. A distanza di secoli, dopo la reggenza francescana, nel 1956, forse 1957, arrivò un architetto di Milano. Paradossalmente Tomaso Buzzi, nato nel 1900 e morto nel 1981, elesse proprio quel complesso francescano quale sede per la sua surreale "città ideale". E una "s" se ne andò. E quel luogo "essoterico" ..."esoterico" diventò. Ma la chiesa rimase. Lì accanto però apparve, inaspettatamente, una sorta di percorso iniziatico invaso da simboli e immagini da individuare, interpretare e decifrare, riservato ad iniziati e oggi aperto al pubblico, a tutti.

E come chiamò, Buzzi, la sua città? Buzzinda, o città Buzziana, ovvio!...perché, così si suol dire, "ognuno dà quello che ha". Ma lui, insieme al proprio nome, le donò la sua poesia...Un viaggio onirico e sorprendente, a tratti inquietante...mi dicono. Ma io non lo so, perché in quel luogo...per quanto ne abbia studiato su pubblicazioni storico-artistiche e turistiche...per quanto tante ne abbia sentite e ascoltate...scrivendone e parlandone a lezione


...io lì non ci sono mai stata. Non ho voluto calpestare, seguire quel percorso d'ispirazione massonica che si snoda attraverso sette teatri e dall'anfiteatro al pergolato, dal teatro dell'Arnia all'acropoli...passa accanto alla statua di Pegaso, alla Torre dell'Angelo custode e del Tempo... Non sono entrata nel Tempio della Madre Terra, né nel Tempio di Apollo e tutto il resto...sotto lo sguardo del grande "Occhio di Atteone". Atteone l'ho raggiunto, invece, più volte, in alto, nei giardini della Reggia di Caserta. Del Partenone, del Colosseo e del Pantheon... ho visto non le copie qui riprodotte, ma gli originali, quelli veri, dal vivo! E la "Ianua Coeli", la Porta del Cielo, costruita a Montegiove, è per me solo e soltanto Gesù, che è Via, Verità e Vita... Il linguaggio poi che mi prefiggo di usare è volutamente chiaro, trasparente, di facile e immediata comprensione. Anche se non sempre riesco nell'intento. 

Ma indubbiamente è questo un affascinante complesso monumentale, un sito di interesse turistico lanciato anche da Enti, Amministrazioni e Fondazioni dell'Umbria per promuovere il territorio. E, si sa, il mistero attira. Mi chiedo perché, avendo cercato San Francesco, e spesso camminato accanto a lui, non mi sia mai imbattuta in questo luogo prima di quel giorno...

https://www.lascarzuola.it/

Ci andrò, per studiare e toccare con mano quest'opera d'arte, ma... dal quel 2013...quando per la prima volta ne sentii parlare...sono passati oltre 8 anni...

Beh, che dire di più...

...Due cose così lontane, così vicine...due persone così lontane, così vicine...questo sì, è davvero insolito!...

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