A PERUGIA "POSTE ALIGHIERI", NON SOLO CARTOLINE...MA SCUOLA PER IMMAGINI!

Fino al 31 ottobre il Borgo d’oro celebra il Sommo Poeta: arte, tipografia, aneddoti e storia locale.

VIAGGIO TRA INFERNO, PURGATORIO E PARADISO.
NON SOLO CARTOLINE…MA SCUOLA PER IMMAGINI!
A PERUGIA “POSTE ALIGHIERI”. 

Passeggiando lungo corso Garibaldi: conventi e chiese, artigianato, ateliers, mostre...e jam sessions

di Elisabetta Berliocchi Bistarelli

Sabato scorso. Tardo pomeriggio di un week-end di relax in città. Ma basta fare un giro in centro ben predisposti e le sorprese arrivano! “Ho letto che c’è qualcosa lungo corso Garibaldi…”. “Bene, andiamo?!”

PROMENADE AL BORGO D’ORO.

Parcheggiamo in via Fuori le Mura e passiamo a piedi attraverso il Cassero. È questa una porta tardo medievale delle mura urbiche, dedicata a san Michele Arcangelo come il paleocristiano tempio a pianta circolare adiacente. Sotto l’antica torre un Grifo in bassorilievo è situato insolitamente a terra, al centro della carreggiata. Ma cosa c’è all’interno del Cassero? Musica, antichi strumenti e poesia in note, su tre livelli, fino alla terrazza panoramica sulla sommità.


Anche solo la vivace tranquillità e la bellezza del Borgo d’Oro giustificherebbero l’uscita, via dal divano e dal tepore domestico. Stando attenti, si scoprono dettagli sempre nuovi. Sul muro in pietra del monastero della Beata Colomba c’è un’iscrizione che ricorda l’incontro, lì, tra san Francesco e san Domenico. Sono tanti i conventi, le chiese e le edicole in questa via, spazi sacri a volte riconvertiti d’uso.

Subito sulla destra, andando verso corso Garibaldi, troviamo gli Ex-Lavatoi pubblici (anni ’20 del XX secolo), oggi fruibili in modo differente, con una fontana, pergolati a ridosso della torre di san Michele arcangelo, e panchine per una piacevole sosta.  Passiamo davanti ad un laboratorio artistico, “CreArte”. È chiuso, ma si scorgono all’interno disegni, pitture su cavalletti e vetrate.


Continuiamo a camminare e troviamo, affrontati, il nucleo Carabinieri tutela patrimonio culturale - l’arte qui è di casa del resto! - e l’Adisu (Agenzia per il Diritto allo Studio Universitario). È una zona di studenti - stanno tornando! – e siamo a pochi passi dall’Università per Stranieri e dall’Università degli Studi di Perugia.

 

Ci fermiamo per un saluto a Chigusa Kuraishi ( www.chigusakuraishi.com ), sempre in fermento artistico nel suo atelier, dove il blu indaco predomina. Varcata la soglia di quella che un tempo era una falegnameria, scrigno di pregio del Collegio della Mercanzia, l’occhio si posa su pitture piccole e di ampio formato, talune impreziosite dalla calligrafia, tutte da contemplare quasi in meditazione, perdendosi tra la delicatezza evanescente delle sfumature e le impetuose pennellate che danno corpo a onde e magma, emozioni e sentimenti.

Veniamo attirati da un antico portone…

LA VISITA ALLA MOSTRA NELLA DOMUS PAUPERUM ACCOMPAGNATI DA…

…il portone si apre su una serie di volte a crociera, impostate su colonne con capitelli. 

È questa la Domus Pauperum”, edificio anch’esso di proprietà del Collegio della Mercanzia, gestito dal Comune di Perugia. Qui è stata allestita l’esposizione “Poste Alighieri. Le cartoline dedicate a Dante nella collezione di Adriano Piazzoli”. “Una mostra nata dal basso”, “parte di un programma di attività su Dante Alighieri chiamata ‘Dante nel Borgo’” , “dodici iniziative associate al Sommo Poeta curate da studiosi e artisti”, scrive nel catalogo Franco Mezzanotte. È il Presidente di “Vivi il Borgo”, associazione sorta “con lo scopo di difendere, valorizzare e far conoscere i tesori che il Borgo d’Oro racchiude, e di migliorare la qualità della vita in tutte le sue forme”. Ad accoglierci con immediata sollecitudine è Cristiana Palma, ideatrice e curatrice, insieme a Martina Barro, dell’esposizione. Il viaggio attraverso Inferno, Purgatorio e Paradiso, immaginati da Dante, ha inizio e, per ripercorrerne alcuni tratti, ci lasciamo guidare dalla voce di chi l’ha pensata e allestita, con l’ausilio di pannelli su cavalletti.



“Nelle cartoline troviamo disegnatori, fotografi e tipografi che hanno fatto storia come Tilli, Alinari, Alterocca… E oltre al lato dell’illustrazione, il lato destinato al messaggio ci riserva sorprese: un timbro, un francobollo, un indirizzo o il testo raccontano storie interessanti. Le cartoline sono un gradevolissimo viaggio nel tempo. Parola di collezionista”! 
Così, nel catalogo della mostra “Poste Alighieri”, chiude il suo intervento Adriano Piazzoli. L’ho conosciuto a inizio estate nel suo “antro” sommerso di libri, riviste, giornali, albi a fumetti, manifesti, dischi… Incuriosita, vedendo tutto attraverso quella porta a vetri aperta su Corso Garibaldi, ho bussato chiedendo… “Salve! C’è nessuno? Si può entrare?” Ha risposto il signor Adriano, con il quale ho intrattenuto una piacevole conversazione tra aneddoti e storia locale, racconti fioriti persino dalla toponomastica. Con passione e dedizione ha raccolto più di venticinquemila cartoline, la maggior parte delle quali riguardano la storia dell’Umbria, di Perugia e di Assisi in particolare, attestandone l’evoluzione. Questa volta, però, protagonista è Dante Alighieri, celebrato per il sette-centenario dalla morte anche al borgo di Porta Sant’Angelo, “il Borgo d’Oro”. E lui di materiale ne ha raccolto davvero tanto, permettendoci, aiutati dalla fantasia, di scendere nei gironi danteschi e di salire fino ad altezze siderali.


Ma guardiamo i pannelli con le cartoline, le parole-chiave e due nomi-cardine da conoscere per capire appieno e d’emblée il senso dell'esposizione.

Intanto i NUCLEI TEMATICI: “Aspettando la Divina”; “La selva e l’acqua”; “I dannati”; “Le fiere”; “Dall’inferno al Paradiso”; “L’esilio a Ravenna”; “Le celebrazioni” (ci viene segnalata la cartolina con  il Grifo e il Leone aggettanti dalla facciata di palazzo dei Priori) e, infine, “Dante e la pubblicità”.

CARTOLINE FRUIBILI ANCHE A SCUOLA



...UN TEMPO...

...una mostra, organizzata avvalendosi solo di materiale cartaceo, che fa sentire il profumo del passato...dietro alla quale c'è tanto lavoro di approfondimento, l'amore per le cose collezionate e per il territorio...

DOMENICO MASTROIANNI. Il nome di questo artista è legato a Parigi. Qui conobbe gli Impressionisti e si avvicinò all’Art Nouveau. È l’autore delle “sculptogravures”, che con entusiasmo, rigore e passione Cristiana Palma ci illustra. Un’idea curiosa quella di realizzare sculture in plastilina (altorilievo, bassorilievo, stiacciato), per poi fotografarle, dandole alle stampe in versione cartolina, il “medium” più immediato dell’epoca.

VIRGILIO ALTEROCCA è invece un imprenditore illuminato ternano, il cui operato si sviluppò lungo cinque assi viari: “l’innovazione, la comunicazione, il progresso e il benessere sociale”, senza dimenticare l’arte. Con ammirazione ne parla Cristiana Palma. Nel catalogo ne ha approfondito la storia e l’excursus. Il padre aveva una cartoleria, ma fu lui ad aprire la tipografia. Fonda un giornale nel 1883: “L’Annunciatore umbro-sabino”. Frequenta le Esposizioni Universali, acquista nuove macchine e sperimenta nuove tecniche e vari settori tipografici, sempre mantenendo qualità a prezzi competitivi. Tanto fu e tanto fece che entrò in contatto con personaggi di spicco dell’epoca come i fratelli Alinari. Proprio a Virgilio Alterocca fu affidata la realizzazione di cartoline dalla serie di 100 incisioni sul tema della “Divina Commedia”, concorso vinto dal pittore Lionello Balestrieri.

CARTOLINE FRUIBILI ANCHE A SCUOLA, ALL'EPOCA. ”La scuola è diventata pubblica e obbligatoria ma l’analfabetismo permane diffusamente; siamo alle soglie del nuovo secolo, ma sacche di popolazione restano ai margini della società attiva", si legge nel catalogo. "In questo contesto il progetto di Vittorio Alinari” si prefigge di “dare l’opportunità della conoscenza anche a coloro i quali non sapevano leggere, e il vettore più immediato era sicuramente quello visivo”. Incarica Alterocca della stampa, il quale “aveva auspicato che queste immagini, la serie dedicata a Dante, potessero essere fruibili anche nelle scuole dato che i testi scolastici non erano corredati da immagini”. E ancora: “per Alterocca essere informati significava essere aperti alla conoscenza, lui più di altri ha fatto di questa regola uno stile di vita”. Addirittura “nel 1905, dal suo stabilimento lancia un nuovo prodotto, la ‘cartolina parlante’: per mezzo di un apparecchio, sulla cartolina poteva essere incisa la voce del mittente registrante e il ricevente poteva poi ascoltarla”. Dà vita a molto altro per la valorizzazione del territorio, la crescita personale e collettiva, come la Scuola Professionale nel 1909 che fornirà abili mani per l’industria.

“MEZZO SEMPLICE” e “APPROCCIO DIVULGATIVO”

Le cartoline perché erano e sono così importanti? Per quello che rappresentano. Ma le cartoline di oggi, come i francescani insegnano, se ben utilizzate, sono internet e i socials, piazze mediatiche di condivisione ben più immediata, per usare un “jeu de mots”. La tecnologia può essere un valido aiuto. Gli obiettivi ai quali voleva concorrere Alterocca attraverso la carta stampata erano: “superare i problemi dell’analfabetismo, la crescita della città di Terni ed il miglioramento delle condizioni della classe operaia”. Gli obiettivi dei francescani e di chi, anche inconsapevolmente, ad essi si ispira li conosciamo tutti. 

DANTE E LA PUBBLICITA’ La mostra si chiude con la sezione dedicata all’advertising: l’effigie di Dante testimonial, suo malgrado, dell’Istituto nazionale delle assicurazioni, le cartoline a colori pubblicitarie del primo ricostituente italiano in occasione del VI centenario Dantesco, 100 anni fa, e la cartolina, sempre a colori per i Bagni di Montecatini, tutta da interpretare. Dante e un uomo delle forze dell’ordine si guardano dritto negli occhi. Una frase sembra dar voce a uno dei due…è la frase pronunciata da Virgilio per ammonire Minosse: “Non impedire lo suo fatale andare/ Vuolsi così colà, dove si puote/ ciò che si vuole, e più non domandare (Inferno, canto V)”.                                                                        "Adriano possiede una vera vocazione," spiega Martina Barro, "quella che nelle scienze sociali si chiama etnografia, una tecnica sociologica non interessata a quantificare i fenomeni ma a capirli nella intenzionalità e nel significato di chi li mette in atto. Piazzoli è di fatto un ricercatore sul campo e all’attività di osservatore e raccoglitore di dati, combina un atteggiamento empatico verso i suoi oggetti di collezione con testimonianze, memorie e aneddoti che li rendono ancor più pregni di significato. Le cartoline esposte sono gli strumenti di oggettivazione di una memoria pubblica, rappresentazioni iconiche dei concetti e dei linguaggi altamente complessi della Divina Commedia”

ARTISANAT DE RUE, CONCERTI DI STRADA E SLOW FOOD

Proseguiamo richiamati dalla musica fino alla chiesa di Sant’Agostino, nota a Perugia anche per le rose benedette di santa Rita, distribuite nel giorno della sua festa. Sul sagrato musicisti in concerto live tra qualche stand, tavoli e sedie per ascoltare, sorseggiare e degustare, senza calca. È la giornata dedicata all’ “Artisanat de Rue”, parte del “progetto Corso Garibaldi District”...prodotti esposti in strada e in vetrina. 

E lungo via Garibaldi non dimenticate di fare un salto da Adriano Piazzoli e scambiare quattro chiacchiere con lui, che ha vissuto più di noi, ascoltandolo anche attraverso la carta stampata: "ho cominciato a collezionare fin da ragazzo, quando aiutavo mio padre al cinema Carmine. Io vendevo caramelle tra uno spettacolo e l'altro, e lì iniziai a raccogliere le fotobuste e le locandine dei film [...]"



 


...Ogni fine settimana l'Umbria riserva sorprese…da vivere, fotografare (scatti con reflex di solito programmati, al volo con cellulare, all'occorrenza con versatile) ...da ripensare, raccontare, lasciar “decantare” e infine da condividere…attraverso i socials in tempo reale o quasi…attraverso il blog a cadenza settimanale…e, perché no, attraverso il cartaceo...d'antan...

Questo sabato, oggi (mezzanotte passata, mentre scrivo, ultimi ritocchi e rifiniture domani mattina), è in atto a Perugia una manifestazione g-local... phygital... che lega architettura e design, formazione e imprenditoria...crossover...Tema, questo, del prossimo articolo...Un forum internazionale destinato a diventare, è stato detto questa sera, un istituto di ricerca!...

 

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