A scuola devi stare, e starci bene!

Umbria, settembre 2021. Al Cortile di Francesco nella città serafica e...alla Sharper Night.

A SCUOLA DEVI STARE, E STARCI BENE!

Paolo Crepet: che sia “una ca’ gioiosa” ogni “luogo di formazione ed educazione -elevazione-”.  “Il Rinascimento a Firenze? Un prodigioso muro sfondato!”

di Elisabetta Berliocchi Bistarelli

“May You Live in Interesting Times” era il tema dell’ultima Biennale d’arte di Venezia. E lo sono. Lo sono davvero. Tempi interessanti, nonostante tutto. A volte le privazioni tirano fuori il meglio di noi. “La scuola è una ca’ gioiosa!”, dichiara Paolo Crepet. Cresciuto a Padova, a 16 anni si ritrova a Londra con gli occhi incantati e scopre, seguendo con “audacia” una sana “curiosità”, “la diversità”. “La scuola è una ca’ gioiosa!”, risuona come un’eco nelle sale e nelle aule del Sacro Convento di Assisi, dove si torna al “Cortile di Francesco” (www.cortiledifrancesco.it). Deve esserlo, “una ca’ gioiosa” … Ognuno è chiamato a edificarla. Anche lì si costruiscono “l’amor proprio”, “l’autostima”, ma non è regalando tutto, anche voti e promozioni, che si aiutano figli e studenti. “Lo Stato è il papà, è la mamma”. Parole-chiave: “autorevolezza” e “regole”, ma anche “passione” e “merito”, “perizia”, che danno “credibilità”, nel tempo. E come si sviluppa la passione? Desiderando qualcosa, lottando per quel qualcosa ed eventualmente conquistando quel qualcosa. Ritagliandosi, a volte strappando, quello «spazio» – altra parola-chiave - nel mondo, quindi pure «in aula», che è solo nostro. Perché ognuno è diverso dall’altro e deve credere nella propria diversità, e affermarla, aiutato da genitori, docenti e compagni di scuola, nel rispetto di diritti e doveri costituzionalmente garantiti. La DaD… “Perché DaD? E perché così tanto in Italia?”, domanda il Professore alla platea. “C’è odio in aumento. La socializzazione è una cura. L’aggressività dipende dallo spazio. È inversamente proporzionale. Più piccolo è il tuo spazio, più grande è la tua rabbia.” Nelle carceri, purtroppo, lo sanno bene. “Leonardo da Vinci crea l’azzurro. Qui avete Perugino. A Firenze c’era un tal Verrocchio. Il Rinascimento a Firenze? Un prodigioso muro sfondato!”, “tridimensionale metafora meravigliosa per la nostra vita”. E allora il Covid, “questa esperienza tragica”, deve portarci a chiederci, sottolinea lo stimato psichiatra, “non dove ci ha indeboliti, ma dove ci ha rinforzati!!!” Pensare al futuro, ai progetti che con i finanziamenti – 4 miliardi alla scuola! – si possono realizzare mattina e pomeriggio: fotografia, mimo, teatro… E oggi, la #SharperNight 24-09-2021 (www.sharper-night.it), anche qui in Umbria, è un’esplosione di ingegno e di passione al servizio di molteplici visioni e del bene comune! Già, «visione», altra parola-chiave evidenziata da Paolo Crepet, perché “io non sono un mucchio di cellule. Una comunità senza visionari, eretici, sognatori è una comunità zoppa!”. “Non voglio bambini con i-pad. Voglio una scuola con colori, pastelli!”, continua il noto medico che pure, per necessità, confessa di aver dovuto far ricorso alle piattaforme, per poter ‘incontrare’, almeno on line, le persone che contano su di lui. Bisogna «creare», non «scaricare». “La scienza ha morale, metodo, la tecnologia no”. «In presenza» bisogna stare! A scuola devi stare, e starci bene! “Per Renzo Piano la creatività è una partita a ping-pong. Prendi una cosa, la butti, c’è qualcuno che la prende, la gira e la rigira, e te la rimanda. Cosa vuol dire - io mi basto! -…io mi basto?!... Abbiamo bisogno di un sorriso, di una lacrima, di una condiscendenza”. È il medico che parla, ma anche l’uomo. “Solitudine non è essere soli, ma sentirsi soli: non poter parlare con qualcuno, non poter confrontarsi, non poter chiedere un parere, non poter parlare di sé… A Silicon Valley non sanno cosa si perdono. Se ti guardo negli occhi, io ti abbraccio. Occhi, non pixel! Un tramonto, non uno schermo! Che forse voi portate la fidanzata davanti ad uno schermo?!” E ancora: “L’amicizia è una cosa sacra. È la stampella della tua vita. Un amico è quello che viene anche alle 3 di notte per te. Andate al Prado a Madrid, a San Sepolcro a vedere il Cristo che sale con quel panneggio rosa meraviglioso… Andateci, e vi mancherà il respiro!” Perché? Semplice. Perché un’opera d’arte si vive in presenza! “Con i tuoi sensi, con i tuoi occhi, si chiama “percezione della meraviglia”.

…24 settembre 2021…Notte Europea dei Ricercatori… “Noi siamo Europa, un incrocio di religioni, di gente, di cultura. Qui (ad Assisi, ndr) sono passate persone che non andavano d’accordo e si sono ascoltate. Il rispetto per la parola… Mio nonno era un uomo libero che ha voluto un paese libero”. Già, la «libertà», la «famiglia», le «radici», la «diversità»…E proprio ascoltando dal vivo Paolo Crepet, vedendo un uomo di tale fascino e “statura” a fine conferenza, per tutti, così a portata di mano e alla mano, sorridente, guardandolo negli occhi, riecheggiano in me queste parole: “Diceva Bernardo di Chartres che noi siamo come nani sulle spalle di giganti, così che possiamo vedere più cose di loro e più lontane, non certo per l’acume della vista o l’altezza del nostro corpo, ma perché siamo sollevati e portati in alto dalla statura dei giganti”…



 

Commenti

Post popolari in questo blog

SCUOLA in Umbria, eccomi tra banchi, cattedre, Stato, Chiesa e Massoneria! LUIGI BERLIOCCHI, "L'OTTIMISMO è il sale...il profumo della vita!"

Elisabetta Berliocchi Bistarelli, SONO ANCORA VIVA...LA VARIANT

#SEEDParis...in pillole d'arte e d'architettura!!!