Residenze d'epoca in Umbria, "stasera c'è del vento in musica"...verso il Castello di Monterone
Residenze d'epoca in Umbria, "stasera c'è del vento in musica"...verso il Castello di Monterone
di Elisabetta Berliocchi Bistarelli
Dopo una giornata dedicata alla correzione delle prove scritte in lingue straniere dell'esame di Stato e la messa a punto dei voti (domattina siamo ancora lì!) ...tra le corse al Grest (GRuppi ESTivi), gli acquisti per la famiglia e qualcosa per me... faccende domestiche al volo, il pranzo insieme e un po' di tempo per stare con il mio bambino...ho lasciato l'auto andare fin dove mi ha portata un soffio leggero nel cuore. In sul far del tramonto, ho sentito il bisogno di "astrarmi". E sono salita...Salita sulla mia auto, discesa da uno dei colli perugini e risalita verso l'alto, con andamento curvilineo, seguendo un'indicazione, anzi due come le residenze d'epoca che, stasera e nel prossimo articolo, vi presento.
Eccomi sul Ponte Vecchio. Sono le 8 p.m.. La Libreria Grande sta chiudendo e una delle persone che ci lavorano si avvicina per serrare la porta (Lei: "Se è una cosa veloce, prego...". Io: "No, è più una passeggiata ...", tra volumi e cose penso). Oggi quindi non posso volare attraverso le pagine dei libri, ad ali spiegate. Ritorno indietro, di nuovo sul Ponte Vecchio, accanto all'antico mulino e allo scrosciare dell'acqua del fiume Tevere. Scivolando sulla carreggiata della rotatoria, giro attorno ad un'ala scultorea. Di lato c'è un'edicola in ceramica legata a San Bartolomeo, santo che si festeggia il 24 agosto, giorno del tuo Battesimo, Luigi Maria, in quell'estate del 2014. Ma ora tu non ci sei a bordo. Momento tutto per me. Passo accanto alla stazione e allo studio del mio ginecologo (da anni), il dottor Dario (così chiamiamo amichevolmente chi ti ha fatto nascere). Mi dirigo verso il quartiere Monteluce e il Castello di Monterone, sopra Ponte San Giovanni.
-Lui: "Non si può sostare in curva!" (dentro di me penso: ha ragione, però la curva è quasi dritta, ampia e c'è la massima visibilità)-Io: "Ma non c'è nessuno!"-Lui: "Lei non rispetta le regole!" (tra me e me, mi dico: "ah, io!!?..." Apro le braccia, spalancate e tese, e dico, quasi sorridendo, a quello che credo essere un semplice residente di quelle villette a schiera e singole)-Io: "Se vuol litigare...". -Lui: "Sono un poliziotto!"-Io: "E io sono una giornalista. Piacere!" (con tono altrettanto deciso, rimanendo ognuno al proprio posto)
La cosa finisce lì, almeno...(🤔💡😱📝🗃️🗄️📬). Risalgo in auto e riparto, pensando...(ma n'attimo de pace mai?!!!). Salendo verso l'acropoli perugina incoronata dal diadema scultoreo creato da Nicola e Giovanni Pisano (con l'ausilio dell'architetto-monaco fra' Bevignate e di Rubeus, alias Rosso Padellaio fonditore), sulla sinistra, inizio a scorgere il Castello di Monterone. Parcheggio oltre il cancello aperto. Seguo altre indicazioni tra sculture e verzure nel parco ("Reception" e "Il Postale"...), senza riuscire a trattenermi dal fotografare.
Gironzolo, ma educatamente entro nella Reception, mi presento in due battute per palesare la mia presenza (dando un senso professionale alto a quella visita estemporanea nata spontaneamente al fine "staccare" da una routine a volte greve e alleggerire le fatiche di ogni giorno).
La location è suggestiva ed essere lì al tramonto è un incanto. Le foto parlano da sole. Non è pubblicità. È promozione del territorio. Non per niente sono un AVATAR, Esperto -così si legge sulla "pergamena" consegnatami, dopo impegno e sacrificio, proprio nella terra dei Volumni. Già, AVATAR...Azioni di Valorizzazione Turistica attraverso l'Augmented Reality. Promozione del territorio, dunque, turismo experience e storia dell'arte umbra, che è poi arte internazionale e sempre più contemporanea, grazie pure alla tecnologia e agli informatici, preziosi alleati.
...Da qui vedo gli svettanti campanili. Segni tangibili delle radici ebraico-cristiane e greco-romane dell'Europa disegnano l'orizzonte retroilluminato dal sole che s'inabissa dietro le colline in ombra. Peccato che, delle antiche torri nobiliari, si dice pari a quelle di San Gimignano, restino solo quella degli Sciri e poche altre...Perugia porta con orgoglio le sue ferite, quasi cadenzate da fasi lunari, lungo le pieghe della storia, segnata dalle contrapposizioni tra guelfi e ghibellini, sinistra e destra (un tempo c'era la DC, ma parlare di centro oggi non ha senso e le mezze misure 'n me son mai piaciute), da prima della "guerra del sale" e sino ai giorni nostri, dalla discesa in campo di Silvio Berlusconi al cambio epocale al timone della Regione e del Comune di Perugia (in primis) e campanili vari...
...E ora ripartiamo...salendo al cuore storico dell'acropoli, ridiscendendo lungo il declivio, per poi risalire ancora su di una cresta verde e scendere dall'auto...ricaricata e pronta per abbracciare forte forte il mio bambino...vivendo come tutti (sebbene ognuno a modo proprio) entre la Douleur et la Beauté...ed essendo Donna a modo mio, per citare il titolo di una pubblicazione ricevuta in dono a fine anni '80/inizio anni '90...
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